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[1/4] Animatore di Museo e/o Area Archeologica


Indice Archivio Progetti | Progetti 2005
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Corso di formazione professionale per la qualifica di

Animatore di Museo e/o Area Archeologica

 

 


 

OBIETTIVI

 

Nonostante la Sicilia possegga un vastissimo patrimonio culturale, solo da pochi decenni si avverte l’esigenza di rivalutarlo e conservarlo in modo approprito e sempre meno improvvisato, grazie anche alla sempre crescente richiesta da parte della società civile di nuove modalità di fruizione del bene culturale.

Nello specifico, musei ed aree archeologiche rappresentano dei veri strumenti funzionali al godimento dei beni culturali, il cui personale deve essere professionalmente qualificato per svolgere la unzione di esperta guida di viaggio nel passato, attraverso la scrupolosa descrizione di reperti e testimonianze storiche.

L’animatore di museo e/o area archeologica rappresenta una figura professionale, il cui compito è quello di guidare gruppi di visitatori, capace di descrivere in modo chiaro ed ordinato punti salienti di una determinata civiltà attraverso la semplice contemplazione di ciò che di essa è custodito.

Compito di questa figura sarà quello di animare la visita, attraverso la descrizione minuziosa ed esauriente, ma soprattutto semplice e completa, di un determinato bene facendo così rivivere a chi ascolta sensazioni ed emozioni di un’epoca passata, stimolando eventuali approfondimenti su fatti, persone e cose appartenenti ad antiche civiltà.

La sua funzione va oltre una mera relazione con gli utenti che friscono del bene artistico, ponendosi altresì da interfaccia fra utenti e sfera organizzativa del museo al fine di migliorare e potenziare le FUNZIONI DELLO STESSO. In tal senso la nascita di questa figura non è ancora riconosciuta nella sua specificità, anche perché lenta e lontana appare la trasformazione dei musei da luoghi di conservazione e contemplazione dell’opera d’arte, a centri di attiva elaborazione culturale attraverso l’attivazione di servizi tecnici (depositi, laboratori culturali, videoteche, banche dati …) e

per l’utenza (biblioteche, centri di documentazione, sale conferene …). Nonostante ciò, il taglio professionale che si intende tracciare delinea una figura di supporto al museologo di professione, il cui specifico professionale considera l’organizzazione museale volta allo sviluppo e alla comprensione delle capacità creative e critiche dell’utente, potenziando il trinomio bene culturale/museo/utente come centro assoluto di qualunque organigramma culturale finalizzato alla completa ed attiva fruizione dell’arte.

Durante il corso gli studenti avranno la possibilità di acquisire tutte quelle informazioni necessarie affinché il patrimonio culturale di ciascuno sia sufficiente alla competenza necessaria per la conduzione del pubblico di fruitori del museo e/o dell’area archeologica. Ma non meno necessaria sarà, per i futuri animatori, una specifica competenza, e preparazione, alla comunicazione di quanto da essi acquisito.

In tal senso lungo l’intero itinerario formativo, in accordo con la docenza e nell’ambito delle materie di approfondimento, si andrà costruendo da parte degli allievi contestualmente ai temi monografici dei singoli moduli, un contributo personale che consisterà nella elaborazione di alcuni itinerari didattici utili a sperimentare in concreto le tecniche e i contenuti appresi durante la fase di studio, comprese le dinamiche di approccio e di interazione con il pubblico e la capacità di “leggere e raccontare” i luoghi della cultura che saranno il loro ctesto abituale, auspicabile, dopo che avranno terminato il corso.